Si è da poco concluso il discorso del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Senato in occasione della votazione per la fiducia che si terrà nella tarda giornata di oggi.
Il Presidente ha sottolineato la natura del Suo Governo: ovvero un governo del Paese, che in un momento di profonda drammaticità come quello attuale è chiamato ad una Nuova Ricostruzione ricordando come “nei momenti più difficili della nostra storia, l’espressione più alta e nobile della politica si è tradotta in scelte coraggiose, in visioni che fino a un attimo prima sembravano impossibili. Perché prima di ogni nostra appartenenza, viene il dovere della cittadinanza”. Ha quindi evidenziato il dovere di consegnare alle future generazioni “un Paese migliore e più giusto”.
Dopo aver ripercorso i numeri della pandemia nei suo discorso Draghi ha evidenziato i seguenti punti programmatici:
Priorità per ripartire
Oltre la pandemia
Superato lo stato emergenziale sarà necessario ridefinire dei modelli di crescita: Il governo dovrà proteggere tutti i lavoratori e accompagnare alcune attività economiche in un inevitabile processo di cambiamento. Saranno, quindi, centrali le politiche attive del lavoro. È stato evidenziato come la risposta della politica economica al cambiamento climatico e alla pandemia dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l’innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l’accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create
Parità di genere
Dopo aver sottolineato che l’Italia presenta oggi uno dei peggiori gap salariali tra generi in Europa, oltre una cronica scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo ed una tendenza a raggiungere la parità di genere con un farisaico rispetto di quote rosa, ha evidenziato l’impegno al riequilibrio del gap salariale e alla creazione di un sistema di welfare che permetta alle donne di dedicare alla loro carriera le stesse energie dei loro colleghi uomini, superando la scelta tra famiglia o lavoro.
Mezzogiorno
Sviluppare la capacità di attrarre investimenti privati nazionali e internazionali per generare reddito, creare lavoro, investire il declino demografico e lo spopolamento delle aree interne attraverso la creazione di un ambiente dove legalità e sicurezza siano sempre garantite. Per spendere bene le risorse del Next Generation dedicate agli obiettivi di cui sopra, sarà quindi necessario irrobustire le amministrazioni meridionali.
Investimenti pubblici
In tema di infrastrutture è stata sottolineata la necessità di investire sulla preparazione tecnica, legale ed economica dei funzionari pubblici per permettere alle amministrazioni di poter pianificare, progettare ed accelerare gli investimenti con certezza dei tempi, dei costi e in piena compatibilità con gli indirizzi di sostenibilità e crescita indicati nel PNRR. Particolare attenzione sarà data agli investimenti in manutenzione delle opere e nella tutela del territorio, incoraggiando l’utilizzo di tecniche predittive basate su Intelligenza artificiale e tecnologie digitali.
Next Generation EU
I circa 210 miliardi che ci verranno concessi lungo un periodo di sei anni dovranno essere spesi puntando a migliorare il potenziale di crescita della nostra economia. La quota di risorse derivanti dal PNRR dovrà essere modulata in base agli obiettivi di finanza pubblica. Sarà completato il lavoro sul PNRR iniziato dal precedente governo. Le Missioni del Programma potranno essere rimodulate e riaccorpate, ma resteranno quelle già enunciate, ovvero l’innovazione, la digitalizzazione, la competitività e la cultura; la transizione ecologica; le infrastrutture per la mobilità sostenibile; la formazione e la ricerca; l’equità sociale, di genere, generazionale e territoriale; la salute e la relativa filiera produttiva.
Il PNRR sarà rafforzato negli obiettivi strategici e nelle riforme che lo accompagnano: